Il Muro Dipinto
In una bellissima città tra i monti, circondata da boschi profumati, viveva un popolo governato da un re buono e intelligente. Le persone erano contente, si volevano bene e il loro re era molto soddisfatto.
Ma con il passare del tempo le cose cambiarono, ognuno cominciò a sentirsi e a credere di essere migliore degli altri e ciascuno cominciò a lavorare solo per sé dicendo che non aveva bisogno dell’aiuto di nessuno.
La vita della città però ben presto si trasformò: le persone cominciarono a parlarsi sempre di meno, finché arrivarono a non guardarsi più. Non si sentivano le voci allegre dei bambini, perché non giocavano più assieme. Le case e le strade cominciarono a rovinarsi perché nessuno riusciva a sistemarle come era necessario. Nei giardini i fiori appassivano perché mancava chi li coltivasse con competenza. Se qualcuno si ammalava non c’era chi lo curasse. Il re era preoccupato e per quanto cercasse di far ragionar i suoi sudditi, non riusciva a risolvere il grave problema. Pensò allora di recarsi sulla cima della montagna più alta del suo regno, dove viveva un vecchio saggio per chiedergli consiglio.
Il saggio lo accolse con gioia e dopo aver riflettuto a lungo, prese un grande scatola e la diede al re. - Prendila e aprila- gli disse. Il re prese la scatola e l’aprì, conteneva tanti vasetti colmi di colore, erano così belli e di tante gradazioni diverse che rallegravano il cuore solo a vederli. Poi c’erano innumerevoli pennelli di ogni misura e grossezza. Il saggio riprese – Nella piazza più grande della tua città, c’è un enorme muro vecchio e malandato, rimettilo a nuovo, con il colore grigio disegnaci sopra il paesaggio che c’è intorno a te, poi chiama i tuoi sudditi, dà ad ognuno di loro un vasetto di colore diverso ed invitali a dipingere solo la parte del disegno che può essere colorata con quel colore, il tuo problema sarà risolto.
Il re non riusciva a credere che dei semplici colori risolvessero il grave problema, ma confidando nella saggezza del vecchio, andò nella piazza più grande della città, sistemò il grande muro e vi disegnò sopra il bellissimo paesaggio che lo circondava. Poi chiamò tutti i suoi sudditi e diede a ciascuno un vasetto e un pennello e ordinò loro di dipingere come gli aveva detto il saggio. Obbedendo a malincuore i sudditi eseguirono l’ordine. Piano piano il vecchio muro fu trasformato in un bellissimo dipinto.Tutti lo guardavano meravigliati e dicevano: - Ma siamo stati noi a fare una cosa così bella?- -Si- Disse il re- che nel frattempo aveva capito il significato di tutti quei colori - il contributo di tutti, ognuno con un colore diverso ha creato questo capolavoro. Secondo voi cosa significa?-
I sudditi capirono: ognuno di loro aveva delle qualità diverse dall’altro, solo unendole si poteva costruire qualcosa di bello e importante. Da quel giorno ogni abitante visse rispettandogli altri, aiutandoli, offrendo loro ciò che sapeva fare, non importava se era tanto o poco e la città tornò ad essere un posto meraviglioso dove tutti vivevano felici.
Morale della favola: piccole o grandi le nostre capacità, unite assieme possono migliorare il mondo.
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