giovedì 13 settembre 2012

Sulla via del ritorno

Argentina 1 settembre 2012

Uno sguardo all'orologio: è ora. Veloce e sicura la macchina corre sulla Ruta 7, mentre la notte cammina verso il mattino. Le stelle brillano, un po' più pallide del solito, perché avvolte dalla luce della luna che si avvicina al plenilunio. La Croce del Sud sparisce dalla nostra vista. Proprio sopra di noi ecco Orione splendido, con tutte le sue stelle, all'orizzonte Sirio sta iniziando la sua passeggiata, Giove e Venere si mostrano in tutto il loro fulgore. Lontano, come piccole stelle terrestri tremolanti, le luci che illuminano i paesi. La Ruta è buia e alquanto silenziosa, il traffico è poco. Le emozioni ci avvolgono, mentre lo sguardo percorre il cielo stellato. Già la nostalgia prende possesso del nostro animo e nel silenzio ci abbandoniamo al torpore che avvolge le nostre membra per il risveglio precoce. Solo lui, il nostro autista guida attento e vigile per portarci incolumi all'aeroporto. Il tempo corre più della macchina e piano piano sulla linea dell'orizzonte davanti a noi la notte si schiarisce e il cielo si colora di rosa pallido, poi di violetto seguito da varie sfumature di azzurro: è un cielo vivo, palpitante. Improvvisamente l'alba incendia l'orizzonte con pennellate di un rosso vivo che ti fanno socchiudere gli occhi, mentre lentamente la stella del nuovo giorno sale ad illuminare la terra. La luce copre ogni cosa. Entriamo nella caotica Buenos Aires. Ci dirigiamo all'aeroporto, c'è ancora tempo per il nostro volo. Ultimi saluti, ultimi baci e abbracci con i nostri cari Horacio e Adriana e lentamente ci avviamo nella zona riservata alle partenze. Siamo felici di tornare in Italia, ma una languida malinconia ci pervade, ha il profumo di giorni belli che appartengono ormai al passato,l'affetto di persone meravigliose lasciate: ed è già nostalgia.

A tutti parenti e amici incontrati: grazie della vostra accoglienza!
A te mamma todo el nuestro amor.

In treno

In treno
Spiriti viaggianti
di una umanità
variegata,
immersi in parole
senza fine,
mentre il treno
incurante
sferraglia su
binari anneriti
dal tempo.
Voci e rumori
si fondono
con immagini
sfocate dal vento,
con paesi e città
baciati dal sole,
con campi
che accolgono
le fatiche dell'uomo.
Una leggera melodia
dondola nell'anima
un lieve torpore
sopisce la mente e
avvolge le membra,
mentre il treno
incurante
sferraglia
verso la meta,