E fu Natale in Tutto il Creato
Una fiaba per sognare. Una fiaba per riflettere... Per tutti i bimbi di oggi e di ieri... Buon Natale a tutti
E FU NATALE IN TUTTO IL CREATO.
Ĕ una notte tranquilla, non c’è vento, ma fa molto freddo. Cicip è un passerotto che vive da solo. Ha costruito il suo nido fra i ruderi di un vecchio muro, vicino ad una strada di campagna.
Durante il giorno vola di qua e di là, si incontra con altri uccellini, si procura da mangiare, cinguetta, ma quando diventa buio si ritira nel suo riparo fino al mattino, la notte può essere pericolosa per un uccellino come lui.
Ora sta dormendo con la testina sotto l’ala, al calduccio del suo nido.
Ad un tratto, una strana musica lo sveglia, sente dei passi, delle voci.
Sbatte le ali, esce dal nido e si guarda intorno. Nel cielo sereno le stelle sembrano più splendenti, anzi c’è una stella nuova, più grande di tutte, più luminosa.
Cicip... Cicip….- mormora il passerotto - che sta succedendo?-
Guarda verso la strada e vede delle luci che si muovono. Senza pensarci troppo, vola verso quelle luci e vede alcuni pastori, con in mano delle fiaccole che illuminano il loro camminare, portano dei cesti coperti, dei fagotti, uno, tiene in braccio un agnellino.
Ma dove vanno tutti quanti a quest’ora di notte?- mormora Cicip.
Lontano si odono dei canti dolcissimi, sembrano delle ninne nanne.
Cicip è proprio curioso, vuole capire ciò che sta succedendo e segue i pastori. Lontano si vede una grotta piena di luce, i pastori con passo svelto si dirigono proprio là .Arrivati sul posto, si fermano timorosi all’entrata della grotta. Anche Cicip si ferma e guarda all’interno.
Sulla paglia c’è un bellissimo bimbo appena nato, vicino a lui c’è la sua mamma e il suo papà che lo guardano con gioia. C’è anche un bue e un asinello che col tepore del loro fiato, cercano di riscaldare quel piccolo bimbo.
Il passerotto pensa :- Questo bimbo deve essere proprio speciale se tutti lo vanno a trovare e poi tutta questa luce, una luce molto strana, che sembra trasformare ogni cosa, una luce che ti avvolge e ti rende felice, una luce così non l’ho mai vista in tutta la mia vita-.
Intanto i pastori, ad uno ad uno entrano nella grotta e lasciano davanti al bimbo ciò che hanno portato, i loro semplici doni: un po’ di formaggio, un po’ di frutta, del latte, una copertina, una maglietta di lana, un agnellino...
Si fermano un po’ a guardare il bimbo, sorridono ai loro genitori e se ne vanno pieni di gioia.
Cicip non riesce a capire.
Ad un tratto arrivano degli strani personaggi con le ali, non sono uccelli, sono angeli, ma il passerotto non ne aveva mai visti.
Cantano, poi dicono a chi sta vicino alla grotta: - Facciamo tutti festa a questo piccolo bambino, Egli è il Re di tutto il mondo – .
Arrivano altri pastori con i loro doni. Cicip, si fa coraggio ed entra nella grotta, si vergogna un po’, perché non ha niente da donare quel bimbo-re.
All’improvviso gli viene un idea: canterà...si canterà una canzone tutta per lui e
cercherà che sia la più bella che abbia mai cantato. Vola vicino al bimbo ed inizia a cantare. Dalla sua gola escono dei gorgheggi meravigliosi. I presenti lo ascoltano stupiti, mai un passerotto aveva cantato così. Piano piano il bimbo si addormenta e il passerotto non vorrebbe più andare via.
cercherà che sia la più bella che abbia mai cantato. Vola vicino al bimbo ed inizia a cantare. Dalla sua gola escono dei gorgheggi meravigliosi. I presenti lo ascoltano stupiti, mai un passerotto aveva cantato così. Piano piano il bimbo si addormenta e il passerotto non vorrebbe più andare via.
Un angelo dalla veste bianchissima si avvicina a lui e gli dice:
-Passerotto dal canto melodioso ora va e con il tuo canto annuncia a tutto il mondo questo grande avvenimento, perché ogni creatura della terra possa gioirne -.
Il passerotto uscì e si alzò in volo. Volò e cantò sopra il mare profondo, sulle cime più alte dei monti, sopra i boschi più scuri. Volò e cantò nelle case più povere, volò e cantò nei palazzi dei ricchi, volò su paesi e città e dovunque si potè udire il suo canto melodioso.Volò sopra campi e torrenti, volò nel cielo stellato colorato di blu, ed ecco fu Natale in tutto il creato.
Nel cielo le stelle brillarono di più e mandarono la loro luce sulla terra.
Nei prati sbocciarono splendidi fiori, anche se era notte e faceva freddo.
Le onde del mare iniziarono una danza meravigliosa.
Gli uomini si svegliarono con nel cuore una gioia immensa e un grande desiderio di pace e di amore.
Nell’aria tersa della notte si udì il canto degli angeli: – Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace, agli uomini che egli ama -.
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